Fatture false per ottenere i contributi dell’Unione europea: sequestro da 570mila euro ad Altamura

Su richiesta dell’Ufficio del Procuratore europeo (European public prosecutor’s office – Eppo) di Roma, i finanzieri della compagnia di Altamura hanno sequestrato 570mila euro a una società beneficiaria di un finanziamento comunitario per un appalto della fornitura e distribuzione di latte alimentare e prodotti lattiero-caseari e per la realizzazione di misure educative di accompagnamento in favore degli allievi degli istituti scolastici di primo grado italiani.

Alla gara partecipò un Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) la cui mandataria per ottenere indebitamente il contributo europeo, finse il pagamento delle fatture nei confronti di una delle società di detto Rti.

Per conseguire l’erogazione delle risorse economiche, infatti, una volta terminata la fornitura dei prodotti bisogna presentare un’apposita domanda che deve comprendere, tra l’altro, documenti giustificativi relativi alle spese sostenute.

Al termine di complesse attività investigative, condotte dai militari della Guardia di finanza sono emersi i rapporti economici intercorsi tra la mandataria e le altre società e in particolare, oltre all’analisi della documentazione acquisita nell’ambito del controllo, sono stati analizzati i conti correnti bancari dai quali sono emerse evidenti discrasie. Nessuna fattura, infatti, con riferimento ai rapporti intercorsi con una delle società del Rti è risultata realmente pagata.

È risultato quindi evidente come la mandataria abbia annotato in contabilità false attestazioni di pagamento per fatture emesse e modificato gli estratti di conto corrente nella causale e negli importi.

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