Avrebbe fornito alla guardia di finanza, su specifica richiesta in sede di controllo, «documenti falsi» e «dati e notizie non rispondenti al vero»: per questo l’attore e comico pugliese Uccio De Santis è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, con sospensione della pena.
Nello specifico, De Santis avrebbe formato a posteriori «fatture ad hoc – si legge nel capo di imputazione – fatte apparire come emesse da altro soggetto economico», cioè la cooperativa “Idea comunicazione e spettacolo” di cui era presidente, «allo scopo di “legittimare” fiscalmente incassi e/o prestazioni artistiche conclusi “in nero”».
De Santis avrebbe anche formato «mendaci ricevute per rimborso spese, intestate a (ignari) soci lavoratori» della cooperativa Idea, che «ne disconoscevano il contenuto e la sottoscrizione» e altre fatture, sempre intestate alla cooperativa Idea, «allo scopo di documentare fiscalmente compensi del proprio lavoro autonomo».
I fatti contestati a De Santis, per il quale il Tribunale ha riconosciuto le attenuanti generiche, risalgono al 2017. Il giudice che ha firmato la sentenza, Antonio Donato Coscia, ha assolto l’attore per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (per l’accusa commesso tra il 2013 e il 2017) perché «il fatto non sussiste».
Da anni volto principale del programma comico di Telenorba “Mudù”, nell’estate 2021 De Santis ha condotto due puntate di “Stasera con Uccio” su Rai 2.