beni immobili, quote societarie, veicoli oltre a disponibilità finanziarie per un valore di 700 mila euro, nei comuni di Binetto e Modugno, nel Barese. Si tratta di un profitto illecito proveniente da due società cooperative formalmente intestate a prestanome, sotto la responsabilità di cinque soggetti amministratori di fatto e di diritto delle stesse: inadempienti rispetto agli obblighi dichiarativi, operanti nel settore delle pulizie generali, facchinaggio, giardinaggio e ristrutturazioni edili, senza alcuna struttura organizzativa e di fatto utilizzate al solo fine di emettere fatture, a fronte di operazioni inesistenti, per frodare l’erario.
L’ipotesi è di omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e occultamento delle scritture contabili. In questo modo venivano dedotti costi per servizi mai ricevuti in modo da abbattere i ricavi conseguiti e ottenere un indebito risparmio d’imposta.
Dalle indagini, inoltre, è emerso che le cooperative hanno incassato e poi distrutto numerose fatture, emesse per servizi di pulizia forniti alla clientela (nella maggior parte condomini), per occultarle al fisco e trattenere l’Iva pagata dai clienti.