«Bene il risarcimento, ma la comunità merita di più». Così il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci commenta la sentenza del giudice Raffaele Viglione della seconda sezione civile del Tribunale di Taranto, che ha condannato Fabio Arturo Riva, uno degli ex proprietari dell’Ilva, e l’ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, a risarcire il Comune di Taranto e le sue partecipate Amiu e Amat con la somma di oltre 12 milioni di euro, di cui 8 milioni solo per danno d’immagine.
«Le parole del giudice – aggiunge il primo cittadino – sono inequivocabili: Taranto, la sua storia e le sue stesse aspirazioni hanno subito un danno enorme, a causa delle emissioni dello stabilimento siderurgico. Quelle parole sono terribili e confortanti, allo stesso tempo, perché raccontano quel che ci è accaduto, ma confermano anche la bontà degli sforzi che in questi anni abbiamo compiuto per riposizionare l’immagine della città».
Melucci puntualizza che l’amministrazione non arretrerà «di un passo, dritti verso l’obiettivo di ricostruire la relazione tra industria e città: a Roma chiederemo ancora, e con voce sempre più alta, un accordo di programma che tenga insieme salute, lavoro e sviluppo».