Tre società operanti nel settore dei servizi e dell’edilizia sono finite al centro di un’indagine della Guardia di finanza di Ostuni su un presunto giro di fatture per operazioni inesistenti per un valore di circa 250mila euro.
Le operazioni sarebbero state effettuate per due anni dal 2019 al 2021.
Stando a quanto emerso dalle indagini, le società avrebbero ideato un sistema fraudolento incentrato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti attraverso appositi accordi di distacco del personale e contratti di appalto, simulando così la somministrazione di manodopera.
Una delle società indagate, inoltre, avrebbe instaurato otto rapporti di lavoro dipendente “fittizi” per consentire ad altrettante persone di percepire indebitamente l’indennità di disoccupazione e l’illecita fruizione del reddito di cittadinanza da parte di altri otto lavoratori dipendenti.
I militari della Guardia di finanza di Ostuni hanno denunciato in tutto 19 persone: i tre rappresentanti legali delle società, per aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti (per valore complessivo pari ad euro 250mila euro); otto persone per l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione (per un importo complessivo pari a circa 22mila euro) e altre otto persone per l’illecita percezione del reddito di cittadinanza (per un importo complessivo pari a circa 99mila euro).