Un 31enne, in carcere a Rossano (in provincia di Cosenza), aveva visto su Tik Tok il video di un medico barese, suo coetaneo, in compagnia della sua fidanzata durante una festa nel capoluogo. Per questo aveva cominciato a contattare il professionista barese, con messaggi e videochiamate dal carcere, minacciandolo di morte e di aggressioni anche da parte di conoscenti. Aveva poi chiesto il pagamento di 10mila euro, poi scesi a 2.500, chiedendo la consegna di orologi da polso e della sua vettura.
Il 31enne, S.N., già detenuto nel carcere di Avellino, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Bari Santo Spirito, insieme ad altre due persone, M.A. di 46 anni e D.V.R. di 19 anni. Sono accusati, a vario titolo, di “tentata estorsione continuata in concorso” e “cessione aggravata di sostanze stupefacenti”.
A recuperare il denaro erano la madre 46enne e il fratello minorenne di 15 anni: i due sono stati sorpresi, il 23 gennaio scorso, mentre ricevevano dal medico il denaro frutto di estorsione.
Successivi approfondimenti hanno consentito di scoprire che, malgrado fosse in carcere, il 31enne aveva chiesto ai due parenti di acquistare hashish da alcuni conoscenti di Bari e che gli stessi familiari, con la complicità di D.V.R., avevano poi confezionato la droga nascondendola all’interno di un barattolo in vetro per sughi pronti, il tutto confezionato all’interno di una scatola, consegnata successivamente al familiare detenuto durante un colloquio e mediante spedizione per posta.