Tragedia sul lavoro oggi a Marcianise, in provincia di Caserta. Un’esplosione all’Ecopartenope, azienda di trasporto, stoccaggio e trattamento dei rifiuti, ha causato la morte di tre persone impegnate in operazioni di manutenzione. Tra le vittime c’è anche il titolare dell’azienda. La deflagrazione di un serbatoio di oli esausti ha sbalzato in aria gli operai, senza però provocare incendi, ma generando un’onda d’urto micidiale. Al momento non risultano dispersi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, impegnati nel recupero dei corpi. Non è ancora chiaro se i lavoratori fossero dipendenti diretti o esterni all’azienda.
La notizia ha scosso familiari e colleghi, molti dei quali hanno raggiunto la zona industriale tra lacrime e rabbia. L’incidente riapre il dibattito sulla sicurezza sul lavoro in Campania: solo pochi chilometri più a nord, all’inizio dell’anno, altri due operai erano morti in incidenti sul lavoro alla Frigo Caserta.
Sindacati e organizzazioni territoriali hanno espresso forte cordoglio e indignazione. Cgil e Uil chiedono maggiore attenzione alla sicurezza e controlli più stringenti, denunciando come queste morti non siano fatalità ma il risultato di un sistema imprenditoriale che non tutela i lavoratori. La Uil ha ribadito l’urgenza di riconoscere il reato di omicidio colposo per le morti sul lavoro, istituire una procura speciale e investire in formazione obbligatoria su salute e sicurezza per tutti.