Un risveglio drammatico per Mosca proprio alla vigilia di Natale. Tre persone sono morte questa mattina in seguito a un’esplosione avvenuta nel sud della capitale russa. Le vittime sono due agenti della polizia stradale e un sospettato, deceduti sul colpo a causa della deflagrazione.
Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa del Comitato Investigativo Russo e riportato dall’agenzia Tass, la tragedia si è consumata nelle prime ore del mattino in via Yeletskaya. La dinamica appare quella di un attentato o di un fermo finito in tragedia: i due agenti avevano notato una persona con atteggiamenti sospetti aggirarsi vicino alla loro auto di pattuglia.
Appena i poliziotti si sono avvicinati per procedere all’identificazione e al fermo, un esplosivo è detonato, non lasciando scampo a nessuno dei tre uomini coinvolti. Il Comitato Investigativo ha immediatamente aperto un procedimento penale. Investigatori ed esperti forensi sono al lavoro per esaminare il luogo dell’incidente, interrogare i testimoni e analizzare i filmati delle telecamere di sorveglianza per chiarire l’esatta natura dell’ordigno.
L’ombra di una scia di sangue
C’è un dettaglio inquietante che alza il livello di allerta a Mosca: l’esplosione di oggi è avvenuta in un’area della città non lontana da quella dove, proprio questa settimana, è stato ucciso il Generale Fanil Sarvarov, vittima di un ordigno piazzato sotto la sua vettura. Gli inquirenti dovranno ora capire se vi sia un collegamento tra i due episodi ravvicinati nella stessa zona.