Ennesimo oliveto sfregiato nelle campagne pugliesi in cui ormai si vive un vero e proprio «far west» tra furti di olive a Bitonto e Castellaneta, danneggiamenti e Corato e mezzi agricoli rubati ad Altamura.
A denunciarlo è Coldiretti Puglia che parla di un vero e proprio «assalto di bande ben organizzate che in due-tre minuti riescono a far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante».
I malviventi agiscono a campagna olivicola in corso trascinando «le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta».
Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della “refurtiva” che i ladri non riescono a portare via.
Il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, chiede «iniziative tempestive ed efficaci di presidio delle aree rurali».
Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare.
Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori, agli operai e al mercato del vero Made in Italy prodotto in Puglia.