Doveva scontare 16 anni per omicidio, rintracciata a Grumo Appula

I Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari (ufficio esecuzioni penali), nei confronti di una donna destinataria di sentenza definitiva di condanna per gravi reati commessi in Binetto il 13 giugno 2016.

I fatti risalgono al 14 giugno 2016, quando i militari della Compagnia di Modugno eseguirono un fermo nei confronti di Crescenzo Burdi, 40enne, il quale, non rassegnandosi alla separazione con la moglie, il giorno precedente aveva ucciso un 28enne di Toritto, che aveva cominciato la convivenza con la donna.

Il cadavere del giovane torittese venne trovato dagli operanti in una fossa biologica dove era stato nascosto e, ancor prima, dato alle fiamme.

Le indagini hanno poi consentito di accertare che la sera di quel 13 giugno, all’incontro tra i due uomini, nel corso del quale avvenne l’omicidio, era presente anche la donna.

La 35enne, condannata in via definitiva alla pena di 16 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso con l’ex marito, nei giorni scorsi, dopo essere rientrata dal Belgio ove si era trasferita da tempo, è stata rintracciata e arrestata dai Carabinieri della Stazione di Grumo Appula che l’hanno poi portata al carcere di Trani.

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