Dopo l’omicidio di Enza Angrisano, uccisa dal marito lo scorso 28 novembre, aumentano le denunce per violenza ai danni di donne nella provincia di Barletta-Andria-Trani: da allora ad oggi sarebbero state sette che hanno portato a tre arresti (due in carcere e uno ai domiciliari) e a un provvedimento di divieto di avvicinamento in base a quelli che sono i provvedimenti legati al ”codice rosso”.
«Si tratta di un numero che può sembrare basso ma che per il nostro territorio è significativo», ha detto il questore di Barletta – Andria – Trani, Roberto Pellicone, durante il bilancio di fine anno sottolineando che «la nostra attenzione al contrasto della violenza di genere è sempre alta: abbiamo la stanza per l’ascolto riservato e soprattutto dopo gli ultimi accadimenti di respiro locale e nazionale, abbiamo notato un aumento di donne che si sono rivolte a noi anche semplicemente per avere un consiglio su come comportarsi in situazioni che sono un po’ a limite».
Il 2023 è stato un anno impegnativo per la polizia di Stato nel nord Barese sia sul fronte della repressione sia della prevenzione: sono state controllate 88mila persone – numero più che raddoppiato rispetto al 2022 – e oltre 50mila veicoli (lo scorso anno sono stati 17.600); ci sono state 1.360 denunce contro le 340 del 2022 mentre in manette sono finite 202 persone, 50 in più rispetto all’anno scorso.
Importanti sono state le nuove risorse «che ci hanno permesso di passare dalle 24 pattuglie aggregate settimanali sul territorio alle 72», ha aggiunto Pellicone auspicando per il 2024 «di incidere sempre di più sulla sicurezza, sulla percezione della sicurezza e stimolare sempre di più la gente a rivolgersi a noi».