A seguito della dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi da parte della Corte di Cassazione, che ha confermato così le condanne inflitte nel giudizio della Corte di appello, un ex consigliere comunale di Foggia, M.L., e un ex dirigente del settore Lavori Pubblici, F.A.B., sono stati arrestati dalla Polizia di Stato in esecuzione di un ordine per la carcerazione, emesso il 20 aprile scorso dalla Procura della Repubblica della Corte di Appello di Bari.
Erano in carica e in servizio nel 2014, quando entrambi furono arrestati per i reati di concussione, tentata concussione e induzione indebita a dare o promettere denaro, in concorso.
I due sono stati condannati, rispettivamente, a quattro anni e otto mesi e a cinque anni di reclusione. La vicenda riguarda alcuni episodi di concussione (in particolare una tangente da 80 mila euro) e tentata concussione verificatisi nel Comune di Foggia, negli anni 2013 e 2014.
A indagare era stata la Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinata dalla Procura della Repubblica. Furono coinvolti, oltre al consigliere comunale indipendente, eletto in una lista civica, e all’allora dirigente ai Lavori Pubblici, anche un imprenditore locale, quest’ultimo poi assolto con formula piena. Agenti della Mobile di Foggia e dello stesso Ufficio della Questura di Pescara, hanno condotto i due condannati nelle rispettive carceri per l’espiazione della pena.