Il 65enne Giuseppe Lacarpia non parteciperà all’udienza di convalida del fermo per l’omicidio volontario e premeditato della moglie Maria Arcangela Turturo, uccisa a Gravina in Puglia la notte di domenica scorsa, 6 ottobre.
L’anziano, il cui legale nominato inizialmente, Gioacchino Carone, ha rinunciato all’incarico per assumere la difesa dei quattro figli della coppia, è ricoverato da ieri nel Policlinico di Bari, dove è stato trasportato in seguito a una caduta avvenuta nella sua cella.
Il suo interrogatorio è stato quindi rinviato per legittimo impedimento. Lacarpia, che ieri sarebbe caduto dal letto a castello della cella in cui era rinchiuso con altre sette-otto persone, è rimasto in osservazione cardiologica per poi essere trasferito nel reparto detentivo del Policlinico di Bari.
L’udienza di convalida davanti alla gip Valeria Isabella Valenzi si è svolta solo in tarda mattinata nel carcere di Bari. La gip si è riservata sulla decisione.