«Ho fatto solo il mio dovere di docente. Avrei avuto atteggiamenti non consoni, fatto atti osceni, cosa che è lontana dalla verità ed è impossibile immaginare per un tipo come me che è stato lì solo 2 settimane», è quanto ha affermato il docente di Diritto ed Economia dell’istituto Majorana di Bari che ha denunciato di essere stato aggredito a seguito di una nota data a una studentessa del primo anno lo scorso 23 settembre.
L’uomo è stato ospite, questo pomeriggio, della trasmissione Ore 14, su Rai2. «Con un’utenza di quella risma è impossibile calcare la mano più di tanto, perché non sono ricettivi, sono abituati a fare i cavoli loro. In quella scuola vige l’anarchia, con atteggiamenti da parte degli alunni di tipo delinquenziale, mafioso», ha aggiunto.
«Più che assumere un minimo di fermezza e autorevolezza per ricondurre all’ordine fare il mio lavoro, le lezioni e i mezzi che la legge mi mette a disposizione, come sanzionare alunni che eccedono nel loro comportamento e disturbano, non posso fare. Ed è quello che ho fatto», ha detto ancora.
E sulle accuse che gli sono state mosse dalla dirigente Paola Petruzzelli, in merito a presunti comportamenti “non consoni”, il docente afferma: «Non so da dove possano nascere quelle accuse ed è una cosa che dopo 17 anni di servizio rischia di compromettere la mia situazione lavorativa. Io in quella scuola non ci metto più piede», ha concluso.
Alla stessa trasmissione è intervenuta anche la dirigente scolastica che, sulla base delle informazioni raccolte, ha spiegato che il professore sarebbe «stato strattonato. La ragazza aveva avvisato il suo fidanzato che ha mandato due suoi amici che sono ragazzi anche loro. Poteva succedere ovunque, in qualunque quartiere. A me dispiace molto perché siamo l’unica scuola superiore in questo quartiere e non è mai successo niente di simile», ha aggiunto.
Petruzzelli ha detto che, una volta venuta a conoscenza dei fatti, ha «rimproverato i ragazzi e ho detto loro che avrebbero dovuto informarmi subito, anche perché non faccio parte di quella categoria che mette la testa sotto la sabbia, e che non avrebbero dovuto farsi giustizia da soli. Quello che hanno raccontato però è diverso», rispetto a quanto denunciato dal professore che è in assegnazione provvisoria a Bari, proveniente da Brescia.
La preside ha anticipato che sta raccogliendo tutti i documenti da mandare all’Ufficio scolastico regionale: «Ho ascoltato diversi studenti e docenti e quello che è emerso è completamente diverso dalla dichiarazione del professore», ha ribadito, come aveva fatto ieri poco dopo che la notizia era stata diffusa dagli organi di stampa. «Non posso scendere nei dettagli, ma le ragazze hanno riferito che il professore avrebbe avuto un comportamento poco adatto, poco consono, al ruolo da lui rivestito», ha concluso.