Direttore d’orchestra ucciso dai russi a Kherson. La solidarietà della Fondazione Petruzzelli

È stato ucciso perché si è rifiutato di collaborare con i russi: il direttore d’orchestra capo del teatro drammatico di Kherson intitolato a Nikolai Kulish, Yuri Kerpatenko, è morto così venerdì scorso 14 ottobre.

Stando a quanto riportato dalla giornalista Elena Vanina, i russi sono andati a prenderlo a casa sua e gli hanno sparato.

Kerpatenko lavorava nella Filarmonica regionale di Kherson dal 2000. Quattro anni dopo è diventato il direttore d’orchestra del Mykola Kulish Kherson Music and Drama Theater. È stato il direttore principale della Gileya Chamber Orchestra.

Ai familiari di Kerpatenko arriva la vicinanza e il cordoglio della Fondazione Teatro Petruzzelli: «Gli artisti, i musicisti, le maestranze, la direzione del Teatro Petruzzelli e tutti i suoi dipendenti – si legge sulla pagina Facebook della Fondazione -, sono vicini alla famiglia di Yuri Kerpatenko, il direttore d’orchestra capo del teatro drammatico di Kherson intitolato a Nikolai Kulish, a cui è stata tolta la vita per aver essersi rifiutato di collaborare con gli occupanti, restando fedele al suo Paese. Da tutti noi le più care e sentite condoglianze a tutti i suoi cari». La Fondazione Petruzzelli ha condiviso il post del ministero della Cultura e della Politica dell’informazione dell’Ucraina per ripercorrere la storia umana e artistica di Kerpatenko.

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