Dal campeggio al maxi villaggio turistico: a un anno dall’arresto di Vitto, la finanza indaga sui “condoni” a Polignano

Ci sono condoni edilizi e sanatorie per fabbricati su aree sottoposte a vincolo paesaggistico, noti villaggi turistici e campeggi realizzati lungo un tratto di costa, da sud a nord di Polignano, di notevole interesse paesaggistico.

C’è l’ipotesi di una gestione sospetta di quelle autorizzazioni a costruire, da parte dell’ex sindaco di Polignano, Domenico Vitto (finito ai domiciliari il 21 aprile 2022 e rimesso in libertà un mese dopo, su richiesta dei suoi difensori, gli avvocati Michele Laforgia e Mauro Petrarulo) nel secondo filone di inchiesta coordinato, come quello principale, dal sostituto procuratore del tribunale di Bari, Michele Ruggiero.

Le nuove acquisizioni documentali disposte dal pm ed eseguite dai finanzieri di Monopoli nella sede del Comune di Polignano, riguardano in particolare quattro interventi. Il primo è la concessione edilizia in sanatoria per opere eseguite in un’area a vincolo paesaggistico, a ridosso della lama. I militari hanno portato via da Palazzo di città anche il certificato di agibilità e la variazione di destinazione d’uso.

Nel mirino degli investigatori ci sono poi tre società, tutte specializzate nella realizzazione di insediamenti turistici, e le relative autorizzazioni di condono edilizio concesse dall’amministrazione di Vitto: c’è la cooperativa proprietaria del “Club Adriatico”, villaggio a ridosso della statale 16, a metà strada fra cala Fetente e cala San Giovanni, nella splendida cornice a nord di Polignano, per la cui realizzazione si era attivato lo stesso Comune con conferenze di servizi e varianti al Piano regolatore generale, tramite l’attuazione del Piano di intervento di recupero territoriale.

Stesso focus è stato acceso sulla “Capri club srl”, la società proprietaria dell’omonimo villaggio, nella stessa zona, e infine le richieste di condono edilizio presentate dalla “Ripagnola società cooperativa” srl, nell’omonima contrada, e operante nel settore delle aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte.

Nato come campeggio, negli anni si è ampliato, realizzando casette, ristorante, bar con musica e animazione, vero e proprio punto di attrazione della costa fra Mola e Polignano.

Quattro progetti autorizzati dall’amministrazione Vitto, e ora sottoposti al vaglio degli inquirenti, con tutti i carteggi, alcuni anche antecedenti all’elezione di Domenico Vitto a primo cittadino di Polignano, come nel caso del fascicolo della cooperativa Club Adriatico, le cui note cominciano nel 2014.

Su questi quattro punti, quindi, convergono ora le nuove indagini della procura di Bari che un anno fa aveva richiesto e ottenuto 24 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, incluso l’ex sindaco Vitto, seguite poi da altre tre informazioni di garanzia. Dalle indagini emergeva una gestione privatistica del Comune del sud est barese, in cambio di supporto elettorale. A Vitto si contesta la corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d’ufficio, in concorso con l’imprenditore e amico Hibro Hibroj, in favore del quale l’amministratore pubblico avrebbe “asservito le pubbliche funzioni agli interessi economici”. L’accusa si riferisce a turbative e falsi inerenti l’appalto per “Riqualificazione delle aree poste su Largo Gelso e Lungomare Domenico Modugno”, del valore di quasi 840 mila euro, pilotato in favore del Consorzio “Athanor Stabile s.c.a.r.l.” facente capo all’imprenditore. In cambio, sostiene l’accusa, avrebbe ricevuto sostegno alla sua attività politico-elettorale.

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