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Cyberbullismo foggiano: 5 giovani alla sbarra per la morte di Ferrazzano

È iniziato ieri, presso il Tribunale di Foggia, davanti al Giudice monocratico Cecilia Massarelli, il processo a cinque imputati tra i 21 e i 25 anni accusati a vario titolo di atti persecutori aggravati, cyberbullismo, truffa e diffamazione: con i loro pesanti atti di bullismo avrebbero spinto al suicidio il 28enne Marco Ferrazzano, che si…

È iniziato ieri, presso il Tribunale di Foggia, davanti al Giudice monocratico Cecilia Massarelli, il processo a cinque imputati tra i 21 e i 25 anni accusati a vario titolo di atti persecutori aggravati, cyberbullismo, truffa e diffamazione: con i loro pesanti atti di bullismo avrebbero spinto al suicidio il 28enne Marco Ferrazzano, che si tolse la vita nel pomeriggio del 22 gennaio 2021 gettandosi sotto un treno, tra le stazioni di Rignano e Foggia.

Il rinvio a giudizio per i cinque giovani era stato chiesto dalla Procura di Foggia perché si era ritenuto che le prove raccolte contro di loro meritassero un approfondimento dibattimentale per comprendere i ruoli svolti nella vicenda dagli accusati. I legali difensori, invece, avevano chiesto il non luogo a procedere. Due degli imputati, Antonio Bernardo e Antonio Pio Tufo, sono stati condannati nel luglio scorso a 30 anni di carcere, in primo grado per un’altra tragica vicenda: avrebbero preso parte alla rapina al bar “Gocce di Caffè” del 17 settembre 2020, durante la quale era stato gravemente ferito il titolare del locale, Francesco Paolo Traiano, che morì dopo 23 giorni di agonia in ospedale.

Un altro imputato, nell’udienza preliminare, aveva ottenuto il patteggiamento ed era stato condannato 1 anno di reclusione e 600 euro di multa per il reato di truffa: aveva sottratto lui il telefono a Marco, il giorno prima del suicidio.

I familiari avevano raccontato più volte dei pesanti atti di bullismo subiti da Marco che era stato più volte picchiato e derubato -12 volte- dello smartphone, oltre ad essere insultato e minacciato sui social network.

Il processo comincerà a dicembre, e tra i primi ad essere ascoltati saranno Tiziano Ferrazzano, il papà di Marco, e Miriam, la sorella della vittima. Un capitolo oscuro che coinvolge il mondo giovanile e che racconta di un grave disagio subito dal 28enne coinvolto, suo malgrado, in una vicenda che è sintomatica di un modo di costruire i rapporti tra i giovani.

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