Avrebbero finto di trovare cinque cuccioli abbandonati a Bari e avrebbero allertato la polizia locale che, inviata comunicazione all’Asl e al Servizio veterinario di sanità animale (Siav) dell’area metropolitana, ha provveduto ad affidarli al canile comunale cittadino. I cuccioli, però, sono stati trovati in un altro comune della provincia che avrebbe dovuto prenderli in carico.
Due donne sono state, pertanto, denunciate per truffa ai danni del Comune di Bari.
L’episodio è accaduto a fine febbraio. A seguito di una segnalazione telefonica alla sala operativa della polizia locale di Bari, gli agenti si sono immediatamente attivati ma alcune incongruenze nella descrizione dei fatti non li hanno convinti. A seguito di un’accurata attività di indagine i vigili baresi sono riusciti a smascherare la truffa.
La donna avrebbe trovato i cuccioli in un comune del Barese, li avrebbe caricati sulla propria auto e trasportati nel capoluogo. Le indagini sono state effettuate attraverso ricerche su vari profili social, il supporto dei referenti delegati al randagismo e benessere animale della Città metropolitana di Bari e le informazioni assunte dagli agenti che hanno consentito di ricostruire l’accaduto.
Le due donne rischiano, in base all’articolo 640 del Codice penale, la condanna per truffa con pene che vanno da uno a cinque anni di reclusione e una multa da 309 a 1.549 euro.
Con il loro comportamento, le due donne avrebbero indotto in errore gli agenti della polizia locale, procurando un danno anche economico al Comune di Bari, che di fatto ha dovuto farsi carico degli oneri relativi alla cattura e alla custodia dei cuccioli che avrebbero dovuto essere a carico del Comune in cui sono stati trovati.
C’è, però, anche un aspetto positivo nella vicenda: i cuccioli stanno bene e dopo le cure necessarie hanno seguito le consuete procedure per l’adozione spontanea.