Subito più uomini delle forze dell’ordine a presidiare i territori di Barletta, Andria, Trani e dintorni: ecco la richiesta che i sindaci dei Comuni della Bat rivolgono al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un documento condiviso e congiunto.
L’appello scaturisce da alcuni elementi. Il primo? Le parole con cui Renato Nitti, procuratore di Trani, ha recentemente descritto lo scenario criminale nella Bat. Secondo il magistrato, infatti, la situazione è «particolarmente grave», anche a causa di servizi di polizia giudiziaria del tutto inadeguati e di un numero ridottissimo di squadre investigative. Perciò, nel documento inviato al Viminale, i sindaci denunciano «il sottodimensionamento grave e ingiustificato di personale delle forze dell’ordine destinate» nel raffronto con le altre province pugliesi.
Non vanno poi dimenticate alcune statistiche che relegano la Bat nel novero dei territori più pericolosi in Italia. L’ultima indagine condotta dagli esperti per conto del Sole 24 Ore, infatti, vede la sesta provincia al primo posto nella poco lusinghiera classifica delle località in cui si registra il più alto numero di denunce per furti d’auto: 727 ogni 100mila abitanti. Non finisce qui, purtroppo. La Bat è quarta in Italia per casi di tentato omicidio (4 ogni 100mila abitanti) e 14esima per furti semplici (1.556 ogni 100mila abitanti) e usura (0,5 ogni 100mila abitanti); per gli episodi di associazione di tipo mafioso (0,3 ogni 100mila abitanti) e rapine (31,4 ogni 100mila abitanti), invece, la Bat si piazza rispettivamente al 15esimo e al 27esimo posto.
Di qui la richiesta di una chiara linea di indirizzo volta a migliorare la qualità della vita. «Si tratta di una battaglia di civiltà – scrivono i primi cittadini nel documento inviato al Ministero dell’Interno – che interessa tutti, nessuno escluso: dalle istituzioni alle associazioni, dal mondo imprenditoriale alla Chiesa». In definitiva, per i sindaci non basta il timido rafforzamento delle forze dell’ordine al quale si è recentemente assistito nella Bat: «Abbiamo partecipato alla recente inaugurazione della nuova sede della Questura, del Comando provinciale dei carabinieri e della Guardia di finanza, ma ciò che ora davvero serve è il personale, spesso da noi reclamato in tante sedi istituzionali, senza aver ricevuto adeguato riscontro».