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Costa Ripagnola, stop al ricorso degli ambientalisti: per il Tar è «irricevibile»

Il Tar di Bari ritiene «irricevibile per tardività» e «inammissibile per carenza di interesse ad agire e di legittimazione attiva in capo ai proponenti» il ricorso presentato dal comitato ambientalista "I gabbiani del parco di Costa Ripagnola" e dell'ex consigliere regionale Domenico Lomelo, con cui si chiedeva di fermare i lavori della società Serim sui…
Foto dalla pagina Facebook "Serim Costa Ripagnola" (https://www.facebook.com/serimcostaripagnola)

Il Tar di Bari ritiene «irricevibile per tardività» e «inammissibile per carenza di interesse ad agire e di legittimazione attiva in capo ai proponenti» il ricorso presentato dal comitato ambientalista “I gabbiani del parco di Costa Ripagnola” e dell’ex consigliere regionale Domenico Lomelo, con cui si chiedeva di fermare i lavori della società Serim sui terreni di Costa Ripagnola, area verde a nord di Polignano a Mare, in provincia di Bari. Qui l’azienda intende avviare il recupero e restauro di trulli per attività ricettiva.

«La parte ricorrente – si legge nella sentenza pubblicata oggi – non ha debitamente provato il pregiudizio ambientale oggettivo che deriverebbe materialmente dalle opere oggetto dei provvedimenti impugnati». Né è stato chiarito viene precisato «come e in che modo il limitato intervento di riqualificazione oggetto dell’iniziativa della società controinteressata – di natura conservativa dell’edificato e senza incremento di volumetria – finisca materialmente per incidere sui valori ambientali e paesaggistici astrattamente tutelati dal comitato ricorrente».

Il progetto della Serim prevedeva «il restauro e il risanamento conservativo, senza incremento di volumetria, di dieci costruzioni rurali a forma di trullo, già utilizzate per ricovero di attrezzi di lavoro e riposto delle maestranze agricole, con mutamento della loro destinazione ad attività turistico-alberghiera e la realizzazione di una struttura per il tempo libero e la balneazione».

Si tratta di un nuovo stop dei giudici amministrativi nei confronti dei comitati ambientalisti. Ad aprile 2023 sempre il Tar, con ordinanza cautelare, aveva rigettato il primo ricorso non rilevandone i presupposti per accogliere l’istanza cautelare di sospensione dei lavori.

A giugno, però, il Consiglio di Stato aveva dato ragione ai ricorrenti e chiesto al Tar di esprimersi nel merito. La sentenza di oggi arriva a meno di un mese dall’udienza svoltasi a fine settembre.

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