Costa Ripagnola, il Consiglio di Stato respinge il ricorso: «Non provato il pregiudizio ambientale»

Non sarebbe provato il pregiudizio ambientale derivante dal restauro dei trulli di Costa Ripagnola. È questa, in sintesi, la motivazione con cui il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell’associazione ambientalista “I Gabbiani del parco di Costa Ripagnola” e dall’ex consigliere regionale Domenico Lomelo con cui si chiedeva lo stop dei lavori della società Serim sui terreni dell’area verde a nord di Polignano a Mare.

Lì l’azienda intende recuperare e restaurare i trulli presenti per farne strutture ricettive.

Il 24 ottobre il Tar di Bari aveva già rigettato nel merito il ricorso dell’associazione ambientalista, provvedimento impugnato con istanza cautelare dinanzi al Consiglio di Stato, che l’ha respinto.

I giudici amministrativi di secondo grado hanno infatti rilevato che «risulta non adeguatamente allegato e provato il pregiudizio grave ed irreparabile dedotto dagli appellanti», anche perché l’intervento autorizzato alla Serim «è limitato alla “conservazione dell’edificato” e non contempla “l’incremento della volumetria”, mentre può», al contrario, «considerarsi favorevolmente il pregiudizio allegato dalla società (e non adeguatamente contestato) circa i possibili danni delle strutture oggetto dell’intervento, causato dalle intemperie della stagione invernale, qualora esse non vengano messe in sicurezza».

Si tratta di un nuovo stop dei giudici amministrativi nei confronti dell’associazione ambientalista.

Ad aprile 2023 il Tar di Bari aveva rigettato il loro primo ricorso non rilevandone i presupposti per accogliere l’istanza cautelare di sospensione dei lavori. A giugno, però, il consiglio di Stato aveva dato ragione ai ricorrenti e chiesto al Tar di esprimersi nel merito, cosa fatta il 24 ottobre scorso con un’altra sentenza che aveva dato ragione alla Serim.

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