Corteo davanti al carcere di Bari, le minacce all’autista del carro funebre: «Fai come diciamo o le prendi» – VIDEO

«Se non fai quello che diciamo, ti prendi una bella caricata, e ti mettiamo al posto di Big». È questa la minaccia in dialetto barese all’autista del carro funebre proferita dagli amici di Christian Di Gioia all’uscita dalla chiesa.

C’è anche questo nell’ordinanza di custodia cautelare con cui 11 persone del quartiere Japigia di Bari sono state sottoposte alle misure di sorveglianza: obbligo di dimora nel comune di residenza, divieto di lasciare l’abitazione dalle 20 di sera alle 7, obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia giudiziaria.

I provvedimenti, emessi dal gip del tribunale di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sono stati eseguiti stamattina dagli agenti della squadra mobile della Questura del capoluogo pugliese, supportati da equipaggi del reparto prevenzione crimine e del compartimento della Polizia stradale “Puglia”.

Gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro del reato di blocco stradale, attuato in occasione del corteo funebre, non autorizzato, per il funerale di Christian Di Gioia, il 27enne morto a causa di un incidente stradale, a giugno scorso.

La mattina dello scorso 24 giugno, nel quartiere Japigia, un centinaio di persone, a bordo di moto, dopo la celebrazione nella parrocchia della Resurrezione al quartiere Japigia, inscenò un corteo funebre, a seguito del feretro, fino al cimitero.

Durante il percorso, alcuni dei partecipanti al corteo, oltre a minacciare l’autista del carro funebre, bloccarono le strade transitando in contromano nei pressi delle mura perimetrali del carcere di Bari.

Nei giorni immediatamente successivi, gli investigatori della squadra mobile di Bari sono riusciti, dopo la visione di numerose ore di registrazione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della città, a ricostruire compiutamente l’intero percorso interessato dai motocicli e ad identificare tutti gli autori del delitto.

Nel corso dell’operazione, che ha visto la collaborazione anche di unità cinofile e di un elicottero del reparto volo di Bari, sono state eseguite mirate perquisizioni domiciliari e i sequestri dei motoveicoli utilizzati per il blocco stradale, per i quali verrà richiesta la confisca.

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