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Corruzione elettorale, Luciano e Pierpaolo Cariddi possono tornare a Otranto: revocato il divieto di dimora

I fratelli Luciano e Pierpaolo Cariddi possono tornare a Otranto. Il tribunale del Riesame di Lecce ha, infatti, revocato il divieto di dimora nei confronti dei due fratelli che si sono succeduti come sindaci della città negli ultimi 15 anni. Luciano e Pierpaolo Cariddi sono imputati nel processo generato dall'inchiesta Hydruntiade della procura di Lecce,…
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I fratelli Luciano e Pierpaolo Cariddi possono tornare a Otranto.

Il tribunale del Riesame di Lecce ha, infatti, revocato il divieto di dimora nei confronti dei due fratelli che si sono succeduti come sindaci della città negli ultimi 15 anni.

Luciano e Pierpaolo Cariddi sono imputati nel processo generato dall’inchiesta Hydruntiade della procura di Lecce, su una presunta associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, e di corruzione elettorale per aver realizzato, secondo l’accusa, un vero e proprio sistema di favori in cambio di appoggi elettorali.

Sono 60, tra cui diversi imprenditori, gli imputati del processo. Il divieto di dimora a Otranto era stata l’ultima misura cautelare personale disposta per Pierpaolo e Luciano Cariddi dopo l’arresto e la detenzione prima in carcere e poi ai domiciliari.

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