Corruzione al Tribunale fallimentare di Lecce: respinto il carcere per Errede, il giudice resta ai dimiciliari

I giudici del riesame hanno respinto le richieste della Procura potentina, nella vicenda giudiziaria legata allo scandalo nella sezione fallimentare del tribunale di Lecce.

I magistrati hanno detto “no” alla richiesta di portare in carcere il giudice Pietro Errede (ai domiciliari dal 29 maggio scorso), il compagno, l’avvocato Alberto Russi, il commercialista Massimo Bellantone e il legale Antonio Casilli.

No anche alla richiesta di domiciliari per il presidente della fallimentare, Alessandro Silvestrini e per il commercialista Giuseppe Evangelista. I ricorsi sono stati giudicati inammissibili.

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