Andrà a processo il dentista Vito Paolo Sassi, titolare dello studio di Corato in cui, il 13 gennaio del 2022, morì la 43enne Doriana Scardigno di Molfetta.
Il gup del Tribunale di Bari, Domenico Zeno, ha rinviato a giudizio il professionista con l’accusa di omicidio colposo. L’udienza è stata fissata al prossimo 12 aprile.
La famiglia della donna, assieme al marito, si è costituita parte civile ed è difesa dall’avvocato Andrea Calò. Perizia ed esame autoptico svolti all’epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto e il magistrato della procura di Trani, Roberta Moramarco, aveva chiesto l’archiviazione del caso.
Dopo una fase di opposizione da parte della famiglia della 43enne, il gip Ivan Barlafante ha disposto, lo scorso 12 giugno, l’imputazione coatta per il medico mentre è stata archiviata la posizione dell’assistente di poltrona.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, la donna sarebbe morta subito dopo la somministrazione di un anestetico.