Conti correnti spiati, Intesa Sanpaolo chiarisce: «La denuncia fatta dopo procedure accurate»

«La banca non ha ricevuto alcuna comunicazione dall’autorità giudiziaria» e «ha potuto procedere con la notifica presso l’Autorità per la Privacy e la denuncia presso la Procura di Bari come parte lesa nei tempi resi possibili da un processo esteso e accurato, volto alla ricostruzione di quanto avvenuto».

È quanto comunica un portavoce di Intesa Sanpaolo dopo la notizia in merito all’iscrizione dell’istituto di credito nel registro degli indagati in relazione agli accessi abusivi effettuati dall’ex dipendente Vincenzo Coviello.

«Una volta che la struttura di controlli interni ha evidenziato anomalie – prosegue il portavoce – hanno subito preso avvio la procedura disciplinare e l’analisi dei fatti che hanno richiesto una complessa ed estesa ricostruzione di quanto avvenuto». La banca, sottolinea il portavoce, «ha sospeso cautelativamente il dipendente e ha proceduto ad avviare l’interlocuzione con l’Autorità per la Privacy, integrando successivamente l’iniziale notifica con gli sviluppi della vicenda».

Le analisi effettuate da Intesa Sanpaolo hanno poi portato «al licenziamento» di Coviello «alla luce delle gravi e ripetute violazioni di norme, regolamenti e procedure interne da questo commesse. Solo a conclusione di tutto ciò, la banca ha infine potuto procedere a sporgere denuncia come parte lesa, sulla base dell’esposizione dei fatti come ricostruiti all’autorità giudiziaria», precisa il portavoce di Intesa Sanpaolo sottolineando che «il comportamento della banca sarà come sempre basato sulla massima collaborazione con le autorità».

Coviello, dopo un confronto con il suo responsabile che gli contestava gli accessi abusivi scoperti dall’istituto di credito in sede di audit, ha riferito di aver «agito di mia iniziativa e non ho mai stampato né trattenuto copia delle informazioni sui conti, così come non ho divulgato a nessuno i dati visionati e ho smesso di accedere ai conti dei clienti dall’ottobre del 2023».

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