Conti correnti spiati, Intesa Sanpaolo affida la difesa all’ex ministra Paola Severino

C’è anche l’avvocata Paola Severino, ex ministra della Giustizia nel governo Monti, tra i legali a cui Intesa Sanpaolo ha affidato la difesa dell’inchiesta per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato in cui è indagato Vincenzo Coviello, 52enne bitontino ex dipendente della banca.

Severino ha incontrato stamattina il procuratore di Bari, Roberto Rossi, tra i titolari dell’inchiesta da cui sarebbe emerso che Coviello avrebbe spiato i conti di migliaia di clienti di Intesa Sanpaolo, tra cui la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri e personaggi del mondo della politica, dello sport e dello spettacolo.

La banca è indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. L’istituto, che da quando è esploso lo scandalo – spiegano in Procura – sta collaborando attivamente con gli inquirenti, secondo i pm non avrebbe tempestivamente segnalato alla magistratura gli accessi abusivi, che sarebbero andati avanti dal febbraio 2022 all’aprile 2024.

Intesa Sanpaolo, nei giorni in cui l’inchiesta è diventata di dominio pubblico, ha spiegato come l’autorità giudiziaria sia stata informata sulla vicenda al termine di «un processo (interno all’istituto, ndr) esteso e accurato, volto alla ricostruzione di quanto avvenuto», sottolineando come il comportamento dell’istituto «sarà come sempre basato sulla massima collaborazione con le autorità». Lo scorso 17 ottobre, poi, Intesa Sanpaolo ha creato la nuova area di governo “Chief Security Officer” affidandola all’ex generale dei carabinieri Antonio De Vita. Nel frattempo, prosegue l’analisi dei dispositivi sequestrati a Coviello da parte dei consulenti informatici della Procura di Bari.

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