Il sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì, e l’assessore ai Servizi ambientali, Lavori pubblici e Polizia urbana, Vito Oronzo Bernardi, sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Brindisi su alcune condotte poste in essere tra ottobre 2020 e maggio 2022.
Nella stessa inchiesta sono coinvolti anche l’assessora ai Servizi sociali, Politiche giovanili e Pari opportunità, Pamela Melechì, e l’ingegnere ex responsabile dell’area Tecnico-amministrativa del Comune nei confronti dei quali è stato disposto il divieto di dimora.
I quattro sono indagati, a vario titolo, per concussione e tentata concussione, abuso d’ufficio in concorso e atti persecutori (tutti aggravati dall’aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale), falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso, induzione indebita a dare o promettere utilità, raccolta-trasporto-abbandono incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi.
L’assessore ai Lavori pubblici è indagato anche per violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto contro un incaricato di pubblico servizio e dall’aver abusato di autorità e relazione d’ufficio: «Avrebbe posto in essere – si legge nell’ordinanza – degli approcci non graditi a una donna che si trovava negli uffici comunali».
L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dalla gip del tribunale brindisino, Barbara Nestore, su richiesta del procuratore aggiunto Antonio Negro e dei sostituti Marino Giovanni e Pierpaolo Montinaro.
Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana.