«Il movimento politico Sud al Centro è del tutto alieno da presunte illecite cointeressenze, da ambigue sollecitazioni da illecite connivenze». Lo dichiara in una nota Gianlucio Smaldone, presidente del partito da luglio 2020, a seguito delle dimissioni irrevocabili presentate dall’assessora regionale Anita Maurodinoia.
Il partito è finito al centro di un’indagine della Procura di Bari su presunti concorsi truccati all’Adisu che avrebbero favorito parenti e simpatizzanti del movimento politico. «Sud al Centro – continua Smaldone – è del tutto estraneo alle scelte professionali e/o lavorative dei propri componenti, dei tanti simpatizzanti, dei molti elettori e di tutti i relativi parenti che agiscono, evidentemente, in proprio secondo le ponderate scelte di ciascuno nel legittimo esercizio dei loro diritti e delle loro prerogative sociali e costituzionali».
Tra l’altro «la presenza di parenti, amici o simpatizzanti di persone vicine a soggetti iscritti a movimenti politici, a partiti o ad amministratori pubblici – aggiunge – risulta una costante di tutti gli enti pubblici e privati, istituzioni, consorzi, agenzie, aziende, società ma ciò non significa che tutti costoro abbiano assunto i loro incarichi saltando tutte le procedure di selezione che la legge prevede per procedere alle relative assunzioni, ricoprendo i ruoli rivestiti in forza di favoritismi e non meglio precisati ambigui contatti».