Con una motosega taglia le panchine in piazza a Ruvo. Il sindaco: «Scena surreale»

È sceso in piazza armato di motosega e ha distrutto due panchine. È accaduto a Ruvo di Puglia: le immagini di quanto accaduto sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza.

A scatenare l’ira dell’uomo, stando a quanto scrive il sindaco Pasquale Chieco in un post su Facebook, sarebbero stati gli schiamazzi di alcuni giovani in piazza Le Monache che avrebbe deciso, quindi, di danneggiare le panchine per impedire ai ragazzi di fermarsi.

Quella ripresa, scrive Chieco, è «una scena surreale: tarda sera, una piazzetta nel pieno centro di Ruvo, un uomo prende la motosega e distrugge due panchine di legno. Guardo il video e resto senza parole», dice.

«Posso immaginare il vociare a tarda ora, qualche intemperanza giovanile, qualche risposta maleducata all’invito a fare silenzio, ma siamo davanti a una reazione violenta, assolutamente sproporzionata, inaccettabile e molto pericolosa», condanna Chieco che parla di «un modo di fare fuori dalle regole civili».

«Chi ritiene di avere subito un torto ha strumenti legali per far valere i suoi diritti», scrive il sindaco annunciando che il responsabile è stato individuato e «pagherà per il suo gesto».

Però, precisa Chieco, «qui non si tratta solo di una questione di decoro urbano, è qualcosa di più importante: è qualcosa che riguarda il sentirsi parte di una comunità, il trovare insieme una formula per stare insieme e conciliare le esigenze di ognuno. Noi crediamo che una comunità unita si costruisca anche vivendo insieme i luoghi pubblici, creando occasioni di socialità e di aggregazione. Crediamo che gli antidoti migliori per scongiurare episodi come questo siano proprio la cultura della convivenza e del rispetto reciproco. L’invito, a tutte e tutti noi, è ad avere più attenzione verso gli altri, a rispettarsi reciprocamente anche nella differenza di età (giovani verso adulti, adulti verso giovani), a non mettere i propri interessi personali davanti a quelli della collettività. Lavorare insieme è il solo modo che abbiamo per costruire una città migliore, aperta, solidale», conclude il primo cittadino.

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