«La vicenda è delicata e c’è un’indagine in corso»: risponde così al telefono il 57enne emiliano Vincenzo Rosei, il pilota dell’ultraleggero rimasto ferito nell’incidente aereo in cui sono morti i coniugi bolognesi Bruno Raccanelli e Jolanda Benassi, a bordo di un velivolo biposto entrato in collisione con il velivolo di Rosei.
«Sto abbastanza bene e sto tornando a casa», aggiunge riferendosi alle ferite riportate nell’atterraggio di emergenza compiuto nelle campagne tra Trani e Corato, a circa 50 chilometri a nord di Bari, dove si è schiantato l’aereo dei coniugi. Non era la prima volta che Rosei, con molti anni di esperienza di volo, sorvolava i cieli pugliesi.
L’indagine della Procura di Trani per disastro colposo e omicidio colposo prosegue con la consulenza tecnica, avviata già nella giornata di ieri, sui resti dei due velivoli e con le autopsia che sono in corso. Il medico legale, Antonio De Donno, ha già annunciato che prima di esprimersi intende completare tutti gli accertamenti previsti.