Alla vigilia della visita del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Cerignola per ricordare Giuseppe Di Vittorio, padre del sindacalismo italiano, nel 65esima anniversario della morte, la Camera del lavoro di Cerignola è stata vandalizzata.
Nella notte ignoti si sono introdotti nella sede sindacale intitolata proprio a Di Vittorio e ne hanno devastato gli ambienti.
«Colpire una Camera del lavoro, anche solo per rubare o per vandalizzare, ha comunque un valore politico e sociale», denunciano a una voce i segretari generali di Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e Foggia, Maurizio Carmeno.
Un atto che, sottolineano i due segretari, colpisce «tutti i lavoratori, i pensionati, perché quella è la loro casa». L’episodio, sottolineano, «assume un messaggio sinistro» proprio per il fatto che domani, a Cerignola, si terrà la commemorazione di Di Vittorio alla presenza di Landini.
«Soprattutto in territori difficili come questo, dove forte è il disagio sociale legato alla mancanza di occupazione, dove invasiva è la presenza della criminalità organizzata, le Camere del lavoro rappresentano presìdi di legalità, a fronte di una diffusa illegalità che non risparmia il mondo del lavoro. Tre anni fa tenemmo a Cerignola, nell’aula del Consiglio comunale da poco sciolto per infiltrazioni mafiose, l’iniziativa dedicata a Di Vittorio, a rimarcare come la legalità rappresenti una precondizione di sviluppo sano», proseguono Gesmundo e Carmeno.
«Nel condannare l’irruzione e la devastazione prodotta ai danni della Camera del Lavoro di Cerignola, non possiamo che ribadire un impegno maggiore della Cgil in questi territori, assieme alle istituzioni, alle tante associazioni che operano nel sociale per affermare una cultura della legalità, invitando tutti i cittadini a stringersi attorno ai dirigenti locali e partecipando in tanti alle iniziative che terremo domani in ricordo di una delle figure più belle della storia di questo Paese, quel Peppino Di Vittorio figlio di Cerignola».