È stato arrestato ieri mattina l’ultimo degli indagati nell’ambito dell’operazione che ha portato alla scoperta di una vera e propria centrale della droga nel cimitero di Sava, nel Tarantino: si tratta di un 40enne di Francavilla Fontana che si aggiunge alle 19 persone già arrestate dai carabinieri di Taranto lunedì scorso.
L’uomo sarebbe uno dei fornitori della droga e sarebbe «evidentemente ben inserito nel settore dei narcotici», come indicato nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce.
Il cimitero di Sava, «riconvertito nella base operativa logistica del gruppo, al sicuro da occhi indiscreti», sarebbe stato il luogo di incontro per lo scambio di ingenti quantitativi di droga, che sarebbe stata rivenduta successivamente «nelle piazze savesi, grazie ad un nutrito gruppo di pusher». Proprio tra le tombe ed i loculi, gli investigatori avrebbero documentato, infatti, gli incontri.
Il canale di approvvigionamento della compagine savese sarebbe stato assicurato, «in via esclusiva», proprio dal 40enne di Francavilla Fontana, insieme ad altre due persone arrestate lo scorso 27 marzo. I tre sono definiti, nell’ordinanza del gip, «pervicaci nel proporsi nel settore degli stupefacenti, quali autorevoli componenti del panorama delinquenziale».
Il 40enne è stato condotto nel carcere di Brindisi.