Caso Ferragni, nuove acquisizioni di documenti della GdF: prosegue l’indagine per truffa aggravata

Non si fermano le indagini nell’ambito dell’inchiesta per truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni, del suo collaboratore Fabio D’Amato, di Alessandra Balocco e altri.

A quanto si apprende, i finanzieri si sono recati nelle sedi delle società della influencer, della Cerealitaliasocietà pugliese che detiene il marchio Dolci Preziosi – e di altre aziende per i casi che riguardano le uova di Pasqua, la bambola Trudi e i biscotti Oreo.

Sono già state fatte nei mesi scorsi acquisizioni invece per il caso del pandoro Pink Christmas.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano si sono recati con una richiesta di consegna documenti nella sede milanese della Oreo, in quella di Cerealitalia in provincia di Bari, e a Tarcento, in provincia di Udine, dove si trova l’azienda Trudi che ha prodotto la mascotte con le sembianze di Chiara Ferragni.

Inoltre sono andati negli uffici di Fenice e Tbs-Crew, società della influencer. Le acquisizioni di oggi sono una sorta di passaggio tecnico per raccogliere tra l’altro i contratti e le mail in vista di eventuali audizioni per chiarire l’intera vicenda. Da sciogliere pare siano soprattutto i nodi giuridici più che gli aspetti fattuali.

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