L’Aula della Camera ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano per il cosiddetto caso Almasri, relativo al generale libico rimpatriato con un volo di Stato nonostante una richiesta di arresto della Corte penale internazionale. I voti a favore della negazione sono stati 251 per Nordio, 256 per Piantedosi e 252 per Mantovano, numeri superiori alla maggioranza di governo. Presente in Aula anche la premier Giorgia Meloni, che ha partecipato al voto.
Soddisfatto il ministro della Giustizia Nordio, che ha parlato di «risultato andato oltre le aspettative», interpretando l’esito come segnale di una «riluttanza, anche nell’opposizione, ad affidare alle procure competenze squisitamente politiche». Nordio ha poi attaccato duramente il Tribunale dei ministri, accusandolo di aver «fatto strazio delle norme più elementari del diritto».
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha rivendicato la «compattezza straordinaria» della maggioranza e notato come i numeri mostrino anche voti provenienti dall’opposizione. Sullo sfondo resta l’indagine della Procura di Roma su Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministero, accusata di false dichiarazioni sul caso. «Speriamo che anche quel capitolo si chiuda come questo», ha commentato Nordio.