Con 4.420 detenuti, a fronte di una capienza massima di 3mila unità, negli 11 istituti di pena presenti sul territorio regionale, la Puglia è prima in Italia per sovraffollamento delle carceri.
È quanto denuncia il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) che, in una nota, evidenzia il basso numero di agenti e parla di “sold out” carcerario.
«I numeri sono drammatici», dichiara il segretario nazionale del sindacato, Federico Pilagatti spiegando che a Taranto si registra un numero più alto di reclusi del 185% rispetto alla capienza, a Foggia del 190%, a Lecce del 180% e a Bari del 170%.
«Nelle carceri pugliesi non ci sono più posti e ormai a ogni blitz delle forze dell’ordine, è praticamente impossibile trovare un posto per gli arrestati», aggiunge il sindacalista che si appella alle Istituzioni.
«Dirigenti e politici invece di programmare e pianificare il funzionamento delle carceri in maniera corretta, dimostrano superficialità e indifferenza poiché, nonostante la situazione sia drammatica non prendono alcun provvedimento», continua Pilagatti sottolineando che «nel 2001 i poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri pugliesi erano 2.530 mentre ora superano di poco le 2.000 unità. Nel frattempo i detenuti sono aumentati in maniera impressionante. Non conosciamo le motivazioni per cui si penalizza la Puglia fino a farla scoppiare, ma sappiamo benissimo chi sono i responsabili di una situazione che è ormai collassata con sviluppi che sono sotto gli occhi di tutti, evasioni, suicidi, rivolte, proteste», conclude.