Si chiudono con l’arresto di due persone le indagini sull’omicidio del muratore 29enne di Mola di Bari, Vito Caputo, ucciso a coltellate il 16 marzo scorso a Capurso, al termine di un inseguimento.
Nella mattinata i carabinieri hanno notificato una misura cautelare in carcere con l’accusa di omicidio e tentato omicidio per Piero Canonico, e una ai domiciliari per Fabio Domenico Chiarelli, amico della vittima, accusato di rissa, violenza privata e di violazione della sorveglianza speciale.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, coordinati dal pm di Bari, Michele Ruggiero, Piero Canonico e suo padre Renato quel pomeriggio erano andati al Comune di Cellamare per un incontro con l’assistente sociale e la ex compagna di Piero, che nel frattempo aveva una relazione Chiarelli, amico della vittima.
All’uscita sarebbero iniziati i problemi, quando Caputo accompagnato da Chiarelli si sarebbe presentato lì davanti, ingaggiando un inseguimento con le auto terminato a Capurso, dove i due Canonico avrebbero tentato di scappare a piedi. Poi la rissa nel quale sarebbe stato gravemente ferito Renato Canonico, in un cortile e l’accoltellamento.