Camion cannibalizzati e componenti venduti in Italia e all’estero: 7 arresti a Cerignola

Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri della compagnia di Cerignola, con l’ausilio di squadrone eliportato Cacciatori Puglia, personale del nucleo elicotteri di Bari, nonché personale del Comando provinciale di Foggia, hanno eseguito misure cautelari a carico di sette soggetti accusati di aver dato vita ad un’associazione finalizzata alla ricettazione e riciclaggio sul territorio nazionale e internazionale di parti meccaniche di mezzi pesanti, commercializzati sia sul territorio nazionale che estero in particolare in Polonia.

In manette sono finiti sei italiani e un cittadino marocchino. Agli indagati sono stati anche sequestrati beni, per un importo pari al profitto stimato dell’attività illecita, di circa 319.500 euro. Nel corso delle attività sono state recuperate 168 parti meccaniche riconducibili a circa 70 veicoli pesanti.

L’inchiesta è partita dopo un controllo dei militari in un’auto demolizione del Foggiano all’interno della quale sono stati ritrovati pezzi meccanici di furgoni o trattori o altre tipologie di mezzi pesanti proventi di furto. Tra i destinatari delle misure cautelari anche un pregiudicato che il 16 settembre 1996, a seguito di una rapina, durante un conflitto a fuoco con i Carabinieri uccise il maresciallo Marino Di Resta, in servizio a Pescara.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine all’interno del presunto sodalizio criminale c’era una suddivisione di compiti: due persone avevano poteri di gestione, organizzativi e decisionali, mentre gli altri si occupavano dello smontaggio e sezionamento dei veicoli. Uno degli indagati era addetto alle vendite con il compito di procacciare potenziali acquirenti; un altro forniva supporto logistico mettendo a disposizione la propria autorimessa per occultare i veicoli rubati.

Proprio per la tipologia dei veicoli ricettati e riciclati, l’operazione è stata denominata “San Cristoforo”, Santo protettore degli autotrasportatori.

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