Un adolescente su cinque dichiara di esser stato vittima di bullismo, in quasi la metà dei casi addirittura sistematica. A segnalarlo è l’osservatorio “Bullismo e Cyberbullismo” tramite un sondaggio condotto da Skuola.net nell’ultimo trimestre dello scorso anno scolastico.
Secondo Vincenzo Gesualdo, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia, si è dinanzi ad un problema di deformazione educativa che si dipana dal livello macro sociale a quello delle relazioni familiari. «Per molti ragazzi – spiega lo psicologo – il ritorno a scuola significa anche tornare a fare i conti con il bullismo, un fenomeno che enfatizza i comportamenti di prepotenza e aggressività come unico canale comunicativo e relazionale, che ha modificato il naturale comportamento sociale in esibizioni comportamentali esagerate, nelle quali ogni freno inibitorio è carente».
Dalla ricerca si evince che tra i bersagli preferiti dai bulli ci sono prevalentemente l’aspetto fisico ed eventuali disabilità, a seguire l’orientamento sessuale e le origini o l’etnia. I più vessati dalle diverse forme di bullismo sono prevalentemente gli adolescenti della fascia d’età tra gli 11 e i 16 anni, le ragazze e chi si considera “non binario”. Addirittura quattro adolescenti su dieci sono stati vittime di bullismo proprio per il loro orientamento sessuale.
«Per quanto se ne parli. il bullismo sessuale continua ad essere un fenomeno poco conosciuto – spiega il presidente – Sono diversi i motivi che possono spingere un bullo a mettere in atto certi comportamenti. Spesso la superficialità d’animo e la mancata comprensione dei sentimenti dell’altro sono i motivi principali, ai quali segue l’omofobia o il semplice diretto di denigrare il prossimo».