Bufera sui “Piattini d’Avanguardia”: la frase su Annamaria Franzoni scatena le critiche sul web

“Vergognatevi” è la frase che accomuna la valanga di commenti, sui social, diretti alla fondatrice di Piattini d’Avanguardia e alle sue collaboratrici, che hanno rilanciato sul mercato un prodotto “molto venduto” (a loro dire) tre anni fa: una tazza con scritto “Un po’ la Franzoni la capisco”.

I prodotti di Piattini d’Avanguardia sono in vendita in un negozio fisico nel centro di Bari e sul web. Le critiche alla tazza sono davvero molte, e di diverso tenore: “Fare ironia su una tragedia simile è assolutamente disumano. Le persone intelligenti sanno anche cos’è il rispetto verso un bambino ucciso”, “Che schifo, farsi pubblicità e cassetta sulla morte di un bambino”, “Ma siete da arresto! Sul serio avete fatto una tazza cosi? Rispetto per quel povero bambino, sono senza parole”.

C’è chi si augura la chiusura dell’attività e chi, invece, consiglia: “Direi di far sparire questo post al più presto”.

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