Un 37enne di Tuturano è morto nel pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi dove era stato trasportato a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto nella sede della Jindal alla zona industriale del capoluogo messapico.
A quanto si apprende l’uomo stava manovrando un carro ponte con un’anima di ferro che, per cause ancora da accertare, gli è finita addosso. Avrebbe riportato lo schiacciamento della cassa toracica.
Soccorso dai sanitari del 118, il 37enne è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dove è morto poco dopo essere arrivato.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della questura di Brindisi e gli ispettori dello Spesal. La procura di Brindisi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Uil Puglia: «Questa strage va fermata»
«È finito il tempo del cordoglio e delle frasi di circostanza, è il momento delle misure forti, concrete. Questa strage va fermata». Lo afferma, in riferimento all’incidente in cui ha perso la vita l’operaio 37enne, il segretario generale della Uil Puglia Gianni Ricci, insieme al coordinatore territoriale di Brindisi, Fabrizio Caliolo.
Appena 10 giorni fa, nel Brindisino, si è registrata un’altra morte sul lavoro.
«Se non bastassero i nostri appelli – continuano Ricci e Caliolo – la politica farebbe bene a leggere con attenzione i numeri. Dall’inizio del 2024 le morti nei luoghi di lavoro in Puglia sono già 12, che salgono a 15 se si considerano quelle in itinere. Dati che proiettano la Puglia nelle primissime posizioni della classifica dei territori meno sicuri per le lavoratrici e i lavoratori. Adesso ci aspettiamo una reazione forte da parte delle istituzioni, con investimenti seri per invertire questa pericolosissima deriva».