Brindisi, nuova agitazione dei lavoratori Dema. Dipendenti davanti ai cancelli

Non c’è pace per i lavoratori della Dema, che ieri sono tornati a protestare, questa volta per la mancata corresponsione dello stipendio del mese di maggio (che doveva avvenire il 10 giugno). La Fim Cisl Taranto Brindisi, attraverso il segretario generale Michele Tamburrano, torna ad accusare l’impresa: «La direzione del gruppo Dema disattende gli impegni presi: lo stipendio relativo alle competenze di maggio 2022, che la stessa aveva dichiarato di erogare al 30 giugno, di fatto, oggi 4 luglio, ancora non è nelle disponibilità dei lavoratori e delle lavoratrici cui esprimiamo la piena solidarietà».

«Tale atteggiamento da parte del management di Dema ci sembra inopportuno e irriverente nei confronti del prefetto, che ha convocato l’incontro. L’azienda – prosegue Tamburrano – dimostra un atteggiamento irrispettoso, di mancanza di trasparenza e correttezza nei confronti delle maestranze, avendo chiuso inoltre ad ogni tipo di relazione sindacale. Il rischio è alto. Il dramma dei lavoratori che sono senza stipendio potrebbe assumere risvolti sociali imprevedibili, di fronte ai quali siamo molto preoccupati».

E ancora: «I ritardati pagamenti delle competenze, seppur annunciati dall’azienda con specifici comunicati in date certe, puntualmente disattesi stanno generando grandi difficoltà ai lavoratori, disorientamento e perdita di fiducia in un management che sta facendo a brandelli la sua stessa credibilità. L’aspetto che più ci rattrista, nonostante la Dema continui a fare richiesta di finanziamenti pubblici, e che si disattendano tavoli prefettizi e non ci siano dalle corrette relazioni sindacali».

La mobilitazione continuerà fino a quando gli stipendi non saranno corrisposti e i manager non forniranno garanzie certe sul futuro dell’azienda e dei lavoratori.

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