Brindisi, furto di oggetti sacri e antichi: i preziosi trafugati dalle teche di San Paolo Eremita

Furto di preziosi, argenteria e oggetti sacri nella chiesa di San Paolo eremita a Brindisi. È stato il parroco a fare la scoperta ieri mattina trovando svaligiate le teche dove erano custoditi gli oggetti sacri.

I ladri si sarebbero introdotti da un cortile adiacente al santuario durante la notte nella chiesa che è anche sede del museo diocesano “Giovanni Tarantini”. Per entrare nel luogo sacro, che confina con il cortile del Palazzo della Provincia, i ladri avrebbero divelto alcune sbarre, prima da un cancello poi da una finestra. Una volta all’interno, i malviventi hanno fatto razzia di preziosi e oggetti sacri svaligiando alcune teche.

Il bottino del furto è in corso di quantificazione, ma potrebbe essere ingente per la presenza nel museo di reperto storici risalenti anche al Settecento. L’Arca di San Teodoro, patrono della città di Brindisi, non è stata rubata. Sul posto sono intervenuti i poliziotti per le verifiche insieme a un funzionario della Soprintendenza archeologica.

Il furto è stato messo a segno, fa sapere la diocesi, nonostante la chiesa abbia un sistema di telecamere di sorveglianza in azione 24 ore su 24, collegate a un istituto di sicurezza. Durante il colpo è anche scattato l’allarme ma questo non ha impedito di portare a termine il colpo.

«Si sta ora provvedendo a stilare l’elenco preciso delle opere trafugate legate alla storia della comunità diocesana e brindisina, un patrimonio artistico di eccezionale portata sotto il profilo quantitativo e qualitativo». «Un gesto che offende la sensibilità religiosa e culturale della nostra città. Confidiamo che siano individuati i colpevoli e restituiti gli oggetti rubati», l’amaro commento del vescovo Giovanni Intini.

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