Altra aggressione nella mattinata odierna ad un medico di turno al pronto soccorso dell’ospedale “Perrino”. Un familiare di una donna di 52 anni da poco deceduta si è presentato in ospedale, dirigendosi direttamente nell’ambulatorio dove prestava servizio il medico ed ha cominciato a colpirlo con calci e pugni. L’intervento della polizia ha fatto tornare la calma in corsia ed il medico, dopo essere stato soccorso e visitato, ha continuato a prestare servizio.
La paziente era giunta già in coma al nosocomio brindisino, è risultata positiva al tampone molecolare ma non è morta causa Covid, bensì per una emorragia cerebrale. A far perdere le staffe al suo congiunto sarebbero state le lunghe attese e l’impossibilità di poter stare accanto alla donna.
L’ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario è indice della situazione ormai fuori controllo a causa della penuria di personale che si ripercuote sui tempi di attesa dei cittadini.
«La violenza sui medici è oramai diventata, purtroppo, routine giornaliera. La mancanza di medici e di infermieri nella nostra azienda sta creando file e attese di molte ore nei pronto soccorso, liste d’attesa lunghe nella piastra ambulatoriale», scrive la Cgil in un comunicato.