Brindisi, 42enne morì dopo aver dato alla luce due gemelli: respinta la richiesta di archiviazione

Andranno avanti per altri tre mesi le indagini sulla morte di Viviana Delego, l’insegnante di 42 anni morta il 22 dicembre del 2022 nell’ospedale “Perrino” di Brindisi dopo aver dato alla luce due gemelli.

Lo ha disposto il gip del tribunale del capoluogo messapico, Vittorio Testi, che ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura. Ad opporsi alla possibile archiviazione invocata dal pm, la famiglia della donna, rappresentata dall’avvocato Paolo D’Incecco.

L’inchiesta, per omicidio colposo a carico d’ignoti, fu avviata dalla procura dopo la denuncia presentata dal marito della 42enne.

Secondo quanto emerso finora, la donna, già madre di una bimba, fu sottoposta a isterectomia per via di una grave emorragia successiva al parto. Nella relazione del primario del reparto di Chirurgia generale dell’ospedale Perrino di Brindisi che la operò, sarebbe stato il ginecologo di turno a chiedergli di intervenire perché, per sua stessa ammissione, non sarebbe stato in grado di eseguire l’intervento di asportazione dell’utero.

Nel novembre del 2023 la procura aveva avanzato richiesta d’archiviazione anche in seguito alla documentazione presentata dal consulente incaricato. Oggi, invece, la pronuncia di del gip.

«Il gip – spiega all’Ansa l’avvocato Paolo D’Incecco – ha voluto approfondire la questione sugli aspetti che abbiamo rilevato che sono molto critici. Abbiamo suggerito – aggiunge – una serie di aspetti da approfondire legati alla tempestività ed all’adeguatezza del trattamento chirurgico nei confronti della donna. I consulenti del pm sostenevano che Viviana Delego sia stata trattata adeguatamente e tempestivamente. Noi siamo di diverso avviso e lo abbiamo motivato e argomentato tramite il nostro consulente. Ora riteniamo sia giusto che ci possano arrivare risposte più concrete su questi aspetti».

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