Bottiglie e sassi contro i bus di Kyma Mobilità nel Tarantino: a Statte un autista al pronto soccorso

Due autobus di Kyma Mobilità, la società che si occupa del trasporto urbano a Taranto e provincia, sono stati presi di mira da vandali. I due episodi, uno nel capoluogo l’altro a Statte, sono accaduti ieri.

Nel primo caso è stata lanciata una bottiglia contro l’autobus che transitava in piazza Fontana ed era a fine corsa. Ad andare in frantumi è stato il vetro posteriore.

A Statte, invece, è stata lanciata una grossa pietra contro un autobus di Kyma che ha distrutto la vetrata lato guida. Il conducente, secondo fonti sindacali, ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso.

In entrambi casi sono intervenute le forze dell’ordine ma gli autori dei due episodi non sono stati identificati.

«Sono episodi che si ripetono con una frequenza allarmante», denuncia Antonio Schiano della Uiltrasporti. «Ormai – aggiunge – sta diventando uno sport del fine settimana quello di lanciare sassi o bottiglie conto i mezzi pubblici. Atti di teppismo che si aggiungono alle aggressioni ad autisti e verificatori. Diventa sempre più difficile andare a lavorare in queste condizioni e tornare a casa incolumi. La questione sicurezza deve essere prioritaria. Stiamo valutando di chiedere al prefetto la convocazione del Comitato per l’Ordine pubblico. Bisogna fare qualcosa prima che accada l’irreparabile».

Su quanto accaduto interviene anche il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio, del Partito democratico, che parla di «un altro inqualificabile atto vandalico».

Per Di Gregorio «siamo di fronte ad azioni violente che oltre a costituire un rischio per i passeggeri e per le maestranze della società di trasporto urbano, cui rivolgo la mia massima solidarietà e il ringraziamento per l’attività svolta, di fatto compromettono il regolare svolgimento di un servizio di pubblica utilità». Il consigliere regionale del Pd sottolinea che «danneggiare i bus adibiti a questo servizio significa creare disagi innanzitutto a queste fasce di popolazione. Questi atti violenti – aggiunge – non vanno minimizzati, ma adeguatamente perseguiti. In parallelo vanno introdotte misure di protezione per i lavoratori di Kyma Ambiente Taranto e per i passeggeri. Serve, infine, maggiore rispetto verso i beni pubblici e maggiore coscienza della cosa pubblica. In questo senso tutti siamo chiamati a impegnarci di più per educare al rispetto, alla civile convivenza, ai valori della democrazia», conclude Di Gregorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version