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Bitonto, palazzina trasformata in piazza di spaccio: porte blindate e citofoni disattivati – VIDEO

Una palazzina popolare trasformata in una piazza di spaccio con tanto di porte blindate, botole e passaggi segreti. Il caso riguarda il civico 88 via Ugo La Malfa, a Bitonto. L’intero edificio sarebbe stato in mano agli spacciatori che controllavano l’accesso e l’uscita dei condomini, vendevano droga e ricevevano soldi da una fessura ricavata in un portone. Avevano anche creato una serie di passaggi, tutti chiusi con porta blindata, per garantirsi la fuga.

Stamattina c’è stato l’intervento congiunto della Polizia di Stato e dei tecnici di Arca Puglia (l’agenzia regionale della casa e l’abitare), che hanno rimosso le porte blindate e riaperto i passaggi. All’interno del fabbricato sono stati scoperti percorsi che portavano al cortile sul retro e che servivano sia a bloccare le forze dell’ordine che ad agevolare la fuga degli spacciatori. Nel vano interrato, dove ci sono i box delle auto, c’era un’altra porta blindata che collega il garage del civico 88 con quello del civico 82. Sempre dal garage è stata creata una botola, chiusa con porte scorrevoli in ferro, che porta all’area retrostante la palazzina, utilizzata verosimilmente come via di fuga e di accesso da e verso il garage. Tutte le porte blindate sono state rimosse e la botola blindata.

L’intervento

«La palazzina – dichiara Piero de Nicolo, amministratore unico di Arca Puglia – era dotata di un portone blindato con vetri antiproiettile con una piccola apertura attraverso la quale vi era il passaggio di sostanze stupefacenti e di denaro, come in un distributore automatico o in un “bancomat”, presidiato però all’interno dagli uomini dei clan». È stato scoperto anche come l’accesso all’edificio, da parte dei condomini residenti, era controllato dagli stessi spacciatori: nessun residente poteva sottrarsi al controllo mentre erano in corso le attività di spaccio. Anche i citofoni erano stati disattivati.

«Ringrazio la Polizia di Stato e l’Arca Puglia centrale – ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – per aver tutelato la legalità. Non esistono “zone franche” nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Collaboriamo senza fermarci e senza clamore con le forze dell’ordine e mi complimento per il coraggio dimostrato dall’Arca anche nel dare supporto in situazioni come questa che riportano sotto il controllo pubblico aree che erano state conquistate dai clan».

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