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Bitonto conta i danni dopo il maltempo. Il sindaco: «Chiesto lo stato d’emergenza»

«Abbiamo chiesto, con delibera urgente di ieri, lo stato di emergenza direttamente alla Regione Puglia». Dopo il terribile acquazzone di domenica sera e i numerosi danni subiti, l’amministrazione comunale e Bitonto tutta si leccano le ferite e, soprattutto, cercano di capire come affrontare al meglio una situazione tutt’altro che semplice. Tenendo presente che si intrecciano…

«Abbiamo chiesto, con delibera urgente di ieri, lo stato di emergenza direttamente alla Regione Puglia». Dopo il terribile acquazzone di domenica sera e i numerosi danni subiti, l’amministrazione comunale e Bitonto tutta si leccano le ferite e, soprattutto, cercano di capire come affrontare al meglio una situazione tutt’altro che semplice.

Tenendo presente che si intrecciano aspetti come sicurezza di tutti, manutenzione ordinaria e straordinaria, risorse economiche esigue rispetto al necessario.

Da 48 ore, allora, tutta via Solferino è completamente chiusa al traffico veicolare, parzialmente aperta a quello pedonale (solo per i residenti) e, soprattutto, “zona rossa”, per usare le parole del sindaco Francesco Paolo Ricci, che nelle ultime ore ha convocato e presieduto più di una riunione del Centro operativo comunale (Coc) per capire come sbrogliare la matassa.

Impossibile, al momento, capire le tempistiche di risoluzione (le prime previsioni parlano di almeno un mese, ndr) e di riapertura della fondamentale arteria stradale, anche perché nelle prossime ore è prevista ancora pioggia. «Insieme con la struttura – è la voce dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Santoruvo – siamo andati a renderci conto dei danni. Non c’è interessamento del manto stradale, ma un avvallamento dell’asfalto è presente. Metteremo in sicurezza, attraverso fondi comunali, tutta quella parte di strada che va dal frantoio lì presente fino alla chiesa di Santa Rita e valuteremo anche il resto del ponte fino alla chiesa di Santa Teresa. È chiaro ed evidente che in queste condizioni non possono mai partire gli interventi previsti per il terzo lotto del “Lungolama”».

Il Comune, infatti, ha chiamato a raccolta le imprese proprio per la manifestazione di interesse dei lavori che, ironia della sorte, interessano via Solferino e via Castelfidardo. E anche per il quarto lotto, il cosiddetto “Belvedere” (900mila euro) c’è più di qualche problema, visto che da Palazzo Gentile si sono visti respingere dalla Città metropolitana il progetto alternativo a quello iniziale per un vincolo statale che impone appalto entro il 31 dicembre. «Ma adesso – sottolinea Santoruvo – con quello che è successo, non servono 900mila euro ma almeno due milioni di euro. Fogna bianca? Per realizzarla in tutta la città, abbiamo bisogno di 10-15 milioni di euro da reperire con fondi comunali». «Chiedo a tutti i cittadini – è l’appello del sindaco – pazienza e collaborazione. È fondamentale contenere il più possibile il traffico veicolare, per poter affrontare al meglio gli interventi necessari al ripristino delle condizioni di sicurezza nella zona interessata dal crollo».

Da oggi, nel frattempo, si potrà rientrare a scuola e la polizia locale ha già messo a punto un piano alternativo del traffico: fino a data da destinarsi, per i mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate di peso (fatta eccezione per il trasporto pubblico) sarà vietato l’accesso su via Palo direzione centro; su via Modugno direzione centro; su via Castelfidardo direzione via Solferino.

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