A dare l’allarme sono stati i dipendenti appena arrivati ieri mattina e i primi ad accorgersi che qualcosa non andava. E in effetti era così perché nella notte tra domenica e lunedì un altro furto è stato messo a segno all’interno dell’ex ospedale di Bitonto, sempre più preda di vandali e oggetto di devastazione continua. Questa volta a essere presi di mira sono stati gli uffici dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) dove, alcuni malviventi, forzando leggermente la porta, si sono introdotti portando via un hard disk esterno da un computer, un monitor e, dalla bacheca, indisturbati, hanno portato via anche le chiavi della Fiat Panda aziendale, che è stata sottratta dal parcheggio. A indagare sull’accaduto gli uomini del locale commissariato di Pubblica sicurezza, arrivati sul posto dopo la chiamata anche per capire la reale dinamica. Si tratta, come si diceva, soltanto dell’ultimo di una lunga serie di episodi ai danni del Presidio territoriale assistenziale come dimostra anche quello successo qualche giorno fa. Era fine ottobre e nel laboratorio analisi il personale medico non solo ha dovuto assistere ai propri armadietti divelti e depredati di quei pochi effetti personali, ma ha dovuto ripulire gli ambienti dagli escrementi lasciati dai vandali. A giugno, invece, (e lo abbiamo raccontato anche sul nostro giornale) i carabinieri hanno arrestato per tentato furto un uomo di nazionalità straniera sorpreso mentre di notte girovagava tra gli ambienti della struttura sanitaria e qualche giorno dopo ignoti hanno preso d’assalto il reparto di Cardiologia da dove hanno rubato tre case e due monitor dei computer.
«La struttura – tuona Domenico Damascelli, consigliere comunale – è diventata preda quotidiana per i banditi della zona che entrano ed escono a loro piacimento. È inconcepibile che una struttura sanitaria sia abbandonata a se stessa, che non ci sia una vigilanza H24 per tutelare utenti e personale, consentendo a chiunque di entrare, uscire, compiere reati, agire indisturbati, senza controlli e come se niente fosse. Per questo chiediamo ai vertici di Asl e Regione quali siano piani per il nostro Presidio territoriale di assistenza. Chiediamo come mai, del piano di investimenti da otto milioni di euro della Asl per attività di riqualificazione, messa in sicurezza delle strutture sanitarie e per l’acquisto di macchinari e attrezzature, Bitonto sia completamente assente».