È rientrata a Foggia, dopo l’autopsia eseguita lo scorso 23 giugno a Roma, la salma del piccolo Claudio, il bimbo di due mesi morto il 17 giugno scorso al policlinico Gemelli dove era arrivato in elisoccorso dal capoluogo dauno con gravi lesioni alla testa.
I funerali del piccolo si svolgeranno domani mattina nella chiesa Madonna del Rosario a Foggia.
La mamma, che resta indagata per omicidio colposo in attesa degli esiti formali dell’esame autoptico che saranno depositati entro 60 giorni, ha autorizzato l’espianto degli organi.
La tragedia, stando alla ricostruzione su cui sono in corso accertamenti, è avvenuta a Vico del Gargano, dove la donna, una foggiana di 46 anni, con il neonato, si era recata in visita ai parenti.
Come ricostruito dal legale difensore l’avvocato Michele Sodrio, «la donna è inciampata lungo una strada in ripida discesa e il piccolo è caduto dal passeggino battendo violentemente la testa sull’asfalto».
Tesi che, sempre secondo il legale che ha raccolto i primi parziali esiti dell’autopsia dal consulente di parte, «sarebbe confermata dagli esami effettuati».
L’avvocato Sodrio si dice «rammaricato di fronte all’atteggiamento di alcuni testimoni presenti il giorno della tragedia a Vico del Gargano che, a quanto appreso in via informale, si sarebbero rifiutati di riferire quanto visto alle forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini. Ciò mi indigna prima come cittadino, poi come avvocato, perché dimostra che in troppe zone del foggiano insiste ancora un atteggiamento di profonda indifferenza», conclude il legale.